Inflazione, per Unioncamere nel 2012 sarà del 2,4%

Per l’Indis, l’istituto dell’Unioncamere specializzato nella distribuzione dei servizi, nel 2012 si registrerà un’inflazione media annua del 2,4%. Da quanto si apprende da una nota dello stesso istituto, l’aumento delle tariffe pubbliche, l’innalzamento dell’Iva e delle imposte sui carburanti provocheranno un rialzo dell’inflazione che posizionerà il dato ben al di sopra di quello relativo alla crescita delle retribuzioni.

Lo scenario. Alcune misure varate dal governo Monti, fanno notare da Unioncamere, comporteranno sensibili aumenti del tasso d’inflazione. Se l’aumento delle accise sui carburanti, l’introduzione del super bollo sulle auto di grossa cilindrata e di quello sulle attività finanziarie comporteranno un aumento di quasi un punto percentuale, il previsto intervento sulle aliquote dell’Iva che scatterà automaticamente in assenza di una riforma assistenziale e fiscale varata entro il mese di settembre del prossimo anno determinerà un innalzamento dell’inflazione di un punto e mezzo percentuale a regime, anche se i tempi e le modalità di revisione dei listini dipenderanno dalla dinamica della domanda interna, prevista di segno marcatamente negativo per il prossimo anno. In tale ottica, e dando per certo questo scenario delineato dall’Indis, il 2012 dovrebbe chiudersi con una variazione media annua dei prezzi al consumo pari al 2,4%.
Tenendo conto di una dinamica salariale in forte rallentamento, la situazione inquadrata da Unioncamere contribuirà ad aggravare ancor più il calo del potere d’acquisto da parte delle famiglie italiane. Tra i vari aggregati, attesi forti rincari per le tariffe pubbliche, grazie soprattutto ai tagli ai trasferimenti locali stabiliti dalle manovre correttive dei conti pubblici varate nel 2011.

M.N.