Natale a Betlemme tra i posti di blocco

Natale a Betlemme – Come ogni anno a Natale, la Terrasanta diventa la meta prediletta per pellegrini e fedeli. Nella Basilica della Natività a Betlemme, che sorge dove la tradizione cristiana vuole che sia nato Gesù, si è tenuta a mezzanotte la sacra messa. Dietro la chiesa, in Piazza della Mangiatoia, è stato eretto un grandissimo e spettacolare albero di Natale, alto ben venti metri. Migliaia di credenti e turisti hanno partecipato alla funzione, tra cui circa 90 mila persone venute appositamente dai Paesi esteri e il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen il nome da guerrigliero).

Processione tra i posti di blocco armati – Ogni Natale a Betlemme si invoca la pace, la fine dei conflitti tra palestinesi e israeliani, che sembra ancora un’utopia lontana. La tradizionale processione che da Gerusalemme ha raggiunto la cittadina ha dovuto superare i posti di blocco dell’esercito israeliano, istituiti per impedire attacchi al suo territorio. Il patriarca latino Monsignor Fuad Twal che a mezzanotte ha officiato la messa, ha lanciato un’invocazione alla pace affermando: “abbiamo tutti un disperato bisogno, in Medio Oriente, in Terrasanta, nei nostri cuori e nelle nostre famiglie”.

Augurio di democrazia e laicità – La popolazione di confessione cristiana è diminuita notevolmente a Betlemme negli ultimi anni: se prima erano i due terzi ora sono una minoranza. In occasione delle festività le autorità militari israeliane hanno facilitato la libertà di movimento dalla Palestina a Israele. Il sindaco Victor Batarshe ha espresso pubblicamente il suo augurio che i palestinesi possano realizzare uno Stato indipendente, laico e democratico.

Michela Santini