26 Dicembre: se comanda il re, se comanda il soviet

La costituzione civile del clero fu un atto di estrema importanza storica, con il quale vennero ridefiniti i rapporti fra Stato e Chiesa e si approvarono alcune decisioni che favorivano nettamente lo Stato. Correva l’anno 1790, ed era il ventisei Dicembre, quando Luigi XVI, l’allora Re dei Francesi, diede il suo pubblico assenso alla costituzione di cui sopra. Due anni dopo, nello stesso giorno, iniziò il processo contro di lui.

Il Re è morto. Viva la Repubblica – Meno di un mese dopo quel ventisei Dicembre del 1792, Luigi XVI di Francia venne decapitato. Ci troviamo nel periodo di quella che si è soliti chiamare la Prima Rivoluzione Francese; quando morì il Re e venne mostrata al popolo la sua testa insanguinata, quello prese a gridare “Viva la Repubblica!”. Pare che i nostri cugini d’oltralpe non tollerassero più la presenza di qualcuno che li comandasse, che decidesse cosa fosse meglio per loro. Il Re fu ucciso, tanto per parafrasare il titolo di un celebre film del Maestro Monicelli, “in nome del popolo sovrano”. Ci furono altre rivoluzioni dopo quella. Anzitutto ci fu quella Francese propriamente detta, dopodiché vi, fu, ad esempio, quella d’ottobre.

Il Soviet Supremo – Fu la Rivoluzione Bolscevica, quella povera di vittime e figlia dei più nobili fermenti popolari, a portare alla costituzione dell’ Unione Sovietica. Il regime che s’impose, col tempo, sulla Russia, non fu affatto alla stregua di quel momento di insurrezione “dal basso”: quando comanda il Soviet Supremo, in fondo, è un po’come quando comanda il Re. Stremato dagli eventi che aveva vissuto sulla sua pelle di popolo e di nazione, l’Unione Sovietica resse fino al ventisei Dicembre del 1991, giorno in cui l’organo legislativo federale del Soviet Supremo, decise di scioglierla. Mikhail Sergeevi? Gorba?ëv fu l’ultimo presidente sovietico: se ci guardiamo alle spalle c’è un po’ di sgomento al pensiero che solo vent’anni ci separano da quel giorno.

M.C.