Il peggiore dal 2000 – Secondo la Coldiretti quello di quest’anno sarebbe il peggior Natale dal 2000 per i bassi consumi che hanno avuto ripercussioni anche sulla spesa per pranzi e cene, e che fanno temere anche per un cattivo andamento dei prossimi saldi. Si sarebbe speso un 18 per cento in meno rispetto all’anno passato, che quantificato in soldoni corrisponderebbe a circa 48 euro in meno a testa tra cena della vigilia e pranzo del 25.
Festeggiamenti in casa – Sono notevolmente aumentate le famiglie che hanno scelto di festeggiare in casa, circa nove su dieci, e si è data preferenza all’acquisto di cibi e vini italiani, rinunciando a prelibatezze come caviale, ostriche, salmone e champagne, eccellenti ma molto più costosi. Di conseguenza anche i menù sono stati costituiti in maggioranza da piatti rustici ma senza rinunciare alla tradizione, soprattutto per quanto riguarda i dolci: via libera quindi a panettoni e pandori.
Sempre alti gli sprechi – Quello che non è diminuito è il quantitativo di cibo rimasto nelle nostre tavole, che ha prodotto avanzi stimabili intorno al mezzo miliardo di euro complessivo, che con ogni probabilità finiranno nel secchio della spazzatura, a meno che non si ricorra all’intelligente escamotage di riutilizzare gli avanzi per inventare nuove e, perché no, gustose ricette.
Marta Lock