Governo: Lo spread continua a salire. Nel pomeriggio si riunisce il consiglio dei ministri

Preoccupazione spread. Lo spread, dopo i vacillamenti degli ultimi giorni (ha toccato quota 518 martedì), non concede tregua e stamane apre a 522, mentre ora si attesta intorno a quota 508. Quella in programma oggi sarà una giornata campale per decifrare gli umori dei mercati, è infatti prevista un’asta dei Bot e domani un’altra di Btp. Fitta anche l’agenda politica, alle 15 di oggi pomeriggio si riunirà il consiglio dei ministri straordinario, che aprirà (ufficialmente) le danze alla fase due, la fase dello sviluppo. Sul tavolo dell’esecutivo verrà discussa la riforma del catasto, un intervento a costo zero che all’adeguamento dei valori base farà corrispondere una riduzione delle aliquote, secondo quanto garantito dal ministero dell’Economia che promette ”non sarà una nuova stangata”. Al vaglio dell’esecutivo anche le liberalizzazioni e la lotta all’evasione in primis.

Polemiche. Lo stato di grazia per il governo Monti sembra essere terminato e iniziano ad affiorare le insofferenze dei partiti. Il più rigido il deputato Pdl Crosetto, che così ha commentato l’operato del nuovo esecutivo: ”Il danno che possono fare al Paese intellettuali, burocrati, tecnici vari e professori, che non conoscono minimamente la realtà sociale ed economica del Paese, che non hanno mai visto un’impresa artigiana o una cascina che non fosse trasformata in agriturismo a cinque quelle, che non sanno cosa sia una ricevuta bancaria, un insoluto, che non hanno mai discusso con un fornitore, un cliente, un direttore di banca o non hanno mai incrociato un funzionario Asl, Arpa, Inps, dell’ispettorato del lavoro, di Equitalia è incalcolabile e inimmaginabile”. Ma anche Cicchitto non risparmia le critiche e invita a che ” i processi di liberalizzazione e di privatizzazioni non si risolvano in piccole operazioni punitive ma riguardino una serie di grandi e impegnative questioni”. Il Pd mantiene invece una posizione più dimessa e lascia lavorare Monti senza addurre dichiarazioni. Casini, invece, si scaglia contro le tattiche partitiche e sentenzia: ”Leggendo i giornali sembra che molti, scampato il pericolo, siano pronti a riprendere le vecchie abitudini. Ma il pericolo è più che mai davanti a noi e, se non cancelliamo le vecchie abitudini, potrebbe travolgerci”.

Francesca D’Ettorre