Roberto Straccia: il mistero si infittisce

Continuano le segnalazioni – Arrivano da tutta la penisola le notizie di avvistamento di Roberto: il 25 dicembre un ragazzo di Pescara l’avrebbe visto su un autobus mentre chiedeva informazioni all’autista per raggiungere Montesilvano; un camionista l’avrebbe visto sempre il 25 a bordo di un traghetto in partenza da Civitavecchia con destinazione Olbia, altre notizie di avvistamenti sono arrivate anche da Castellamare di Stabbia e dalla provincia di Foggia. Nessuna di queste segnalazioni ha portato, al momento, gli inquirenti a poter seguire una pista.

Oggi è il suo compleanno – Il giorno del suo compleanno, ricorda il padre di Roberto, è sempre stato festeggiato di sera, perciò spera che il ragazzo torni a casa per la cena, anche se non crede all’ipotesi dell’allontanamento volontario del figlio, ma nemmeno a un rapimento a scopo di riscatto, in quanto non si tratterebbe di una famiglia tanto benestante da potersi permettere un grande esborso di denaro.

Due strani episodi nel passato di Roberto – Negli ultimi giorni sono emersi nuovi elementi sul passato del ragazzo, che sebbene non riconducibili direttamente alla sua scomparsa, infittiscono il mistero intorno al 24enne. Nel 2004 fu vittima di un avvelenamento dopo aver bevuto una bibita che conteneva pesticida acquistata in un negozio in provincia di Fermo. Il ragazzo era stato salvato all’ospedale Murri grazie alla somministrazione di un antidoto, all’episodio erano seguiti dei prelevamenti nella piccola azienda agricola del padre che usava pesticidi, rivelatisi poi non compatibili con le analisi fatte sui campioni che l’avevano avvelenato.  Nel 2009 invece era stato protagonista di un episodio di svenimento con successiva perdita della memoria. I suoi compagni di , appartamento dell’epoca, intorno alle 5 del mattino del 20 marzo 2009, hanno chiamato l’ambulanza che ha portato Roberto al pronto soccorso, dove gli è stata riscontrata una contusione cranico facciale, successivamente spiegata da lui stesso come conseguenza dello svenimento a causa di un malessere, stato di amnesia e episodi di vomito. Ora gli inquirenti sospettano che quell’episodio possa essere stato un preludio a una possibile amnesia più grave e duratura che ha portato all’allontanamento attuale.

Marta Lock