Siria, osservatori Lega Araba visitano Homs: ieri altre 14 vittime

Mentre gli emissari della Lega Araba si apprestano a visitare altre città nell’ambito della missione che dovrà appurare lo stato reale delle cose in Siria, a Homs, la città più colpita dalla repressione delle forze di sicurezza fedeli al presidente Bashar al-Assad, ieri altri 4 civili sono stati uccisi. Tra di essi anche un bambino di appena cinque anni.
Le uccisioni si sono verificate quasi in contemporanea con l’arrivo in città degli osservatori internazionali. Questi ultimi sono stati circondati dalla folla allarmata che richiedeva protezione, nonostante in precedenza una dichiarazione del capo delegazione, il generale sudanese Mohammed Ahmed Moustapha al-Dabi, aveva lasciato basiti più persone.
Come riportato dall’agenzia di stampa Reuters, Al-Dabi aveva detto che, dopo la prima visita, non si era visto “nulla di spaventoso“.

Nuove visite – Altre vittime sono state registrate in altre parti del Paese.
Come riportato dall’agenzia Asca, “nella città di Hama, tre civili sono morti sotto i colpi delle forze di sicurezza che hanno sparato sui manifestanti anti regime, che stavano tentando di entrare nella piazza simbolo al-Assi, teatro, la scorsa estate, di enormi raduni. Nel nord della Siria, altri due civili sono morti nelle province di Aleppo e Idlib, mentre a Daraa nel sud, un civile è stato ucciso mentre rientrava da una manifestazione. Altri quattro invece sono morti nella provincia di Damasco, nel villaggio di al-Abada, nel corso di un attacco delle forze di sicurezza”.
A perire sotto i colpi sparati dalle opposte fazioni sarebbero stati anche alcuni militari fedeli ad Assad, ma anche diversi disertori.
I delegati della Lega Araba oggi si sposteranno nelle città di Deraa, Hama e Idlib.

Simone Olivelli