Il governo, all’indomani dell’approvazione della manovra “anticrisi”, ha rassicurato tutti, spiegando che tutto sommato il peggio – l’emergenza “fallimento” – è passato, che adesso, con le dovute misure, gli italiani non potranno che stare meglio e che, quindi, non finiremo mai in una situazione “greca”.
In attesa di vedere i frutti del lavoro dei “tecnici”, che, per il momento, non sembrano affatto in grado di affrontare una fase economica caratterizzata da una forte recessione, a preoccupare gli italiani è, però, la vita quotidiana, con il costo della vita che cresce, i salari che diminuiscono e un numero sempre maggiore di famiglie che finisce sull’orlo della povertà.
Un italiano su quattro a rischio povertà – Secondo l’indagine dell’Istat “Reddito e condizioni di vita”, con riferimento all’anno 2010, il 18,2% delle persone residenti in Italia è, secondo la definizione Eurostat, a “rischio di povertà”, il 6,9% si trova in condizioni di “grave deprivazione materiale” e il 10,2% vive in famiglie caratterizzate da una bassa intensità di lavoro.
Cresce, per altro, anche il divario fra il nord e sud: nel meridione, infatti, le persone in condizioni di “grave deprivazione materiale” sono il 12,9%, due volte più che nel centro-italia (5,6%) e il triplo che al nord (3,7%).
Nel complesso il nostro Paese va peggio di Francia e Germania e, in particolare, fa registrare dati preoccupanti – e in aumento – per quanto riguarda le famiglie caratterizzate da “bassa intensità di lavoro”, dove cioè le persone fra 18 e 59 anni lavorano meno di un quinto del loro tempo.
Cresce il costo della vita – Intanto, a fronte di un aumento dei salari sostanzialmente ininfluente e del blocco della reindicizzazione delle pensioni sopra i 1400€, l’inflazione è tornata a galoppare, toccando, su base annua, quota 3,3%.
In particolare, complici anche gli ultimi provvedimenti di Monti, gli italiani pagheranno sempre di più per spostarsi, visto che il costo della benzina, con oggi, ha fatto registrare un nuovo record, portandosi al nuovo massimo di 1,724 euro al litro.
Mattia Nesti