Rogo ThyssenKrupp, Piemonte accetta indennizzo milionario

Giunti a un accordo – La giunta regionale del Piemonte ha approvato nella mattinata di ieri una delibera attraverso la quale accetta formalmente l’offerta presentata dall’azienda siderurgica tedesca TyssenKrupp nell’ambito del processo che la vede imputata per la morte dei 7 operai deceduti nell’incendio dello stabilimento di corso Regina Margherita, a Torino.

Vittime della negligenza – Era il 6 dicembre 2007 quando Antonio Schiavone, Bruno Santino, Giuseppe De Masi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rondinò e Roberto Scola furono investiti dalle fiamme provocate dall’olio necessario a raffreddare i laminati appena prodotti, fuoriuscito da una delle vasche di contenimento. Quasi subito si puntarono le dita contro i turni di lavoro estenuanti imposti agli operai e verso le inaccettabili mancanze del colosso tedesco nei confronti delle più basilari norme di sicurezza, ritenuti  il mix mortale responsabile della rovinosa propagazione dell’incendio all’interno dello stabilimento.

Denaro destinato agli infortunati sul lavoro – Secondo quanto stabilito dall’accordo, alla Regione verrà riconosciuta la somma di 937mila euro (di cui 137mila come danno patrimoniale e i restanti 800mila come danno morale) oltre al risarcimento delle spese legali. La giunta regionale, coordinata dal presidente Roberto Cota, ha reso noto che l’ammenda andrà ad integrare il Fondo Vittime degli infortuni sul lavoro mentre non sono state rese note le concrete modalità con le quali la cifra sarà impiegata che “vengono riservate a sucessive deliberazioni”.

Irene Lorenzini