E’ morto questa mattina, intorno alle 7,30, il sacerdote Luigi Verzè. Il religioso, fondatore dell’ospedale San Raffale di Milano, è deceduto a causa dell’aggravarsi della situazione cardiaca, come comunicato poco fa in una nota diffusa dallo stesso presidio ospedaliero.
Tra religione e imprenditoria – Addio a don Luigi Verzè. Il sacerdote imprenditore è morto questa mattina dopo un ricovero – avvenuto in tarda notte – presso l’unità coronarica del San Raffale di Milano. Figura controversa e chiacchierata, il religioso ha dedicato buona parte della sua vita alla fondazione di associazioni e strutture che hanno spesso attirato la diffidenza degli osservatori più disincantati.
Il fallimento del San Raffaele – Il suo nome resta indissolubilmente legato alla realizzazione dell’ospedale San Raffaele di Milano, il presidio ospedaliero finito nell’occhio del ciclone per lo spaventoso buco che ha portato alla bancarotta. Gli ultimi giorni di don Verzè sono, infatti, stati segnati dal dolore del fallimento dell’ospedale, presumibilmente favorito dalle spese folli autorizzate dallo stesso religioso. Dopo il suicidio del suo storico braccio destro, Mario Cal, il sacerdote manager ha dovuto ammettere le proprie responsabilità, assumendosi le colpe del tracollo finanziario.
Una vita tra luci ed ombre – Apprezzato per il suo impegno filantropico e per le sue capacità manageriali da numerosi esponenti della politica e dell’imprenditoria italiane, Don Verzè se ne va all’età di 91 anni, lasciando dietro di sè un’esperienza segnata da luci ed ombre. Uno “strascico” che si risolverà in un ricordo controverso anche dopo la sua morte.
Maria Saporito