Se il 2011 è stato salutato come annus horribilis, dovremo consultare con scrupolo il dizionario per trovare un aggettivo capace di qualificare l’anno che bussa ormai alla porta. Un 2013 all’insegna della stangata, con rincari di luce, gas e pedaggi autostradali che promettono dolori.
Più spese per tutti – Anno nuovo, aumenti nuovi. Il cenone di Capodanno degli italiani verrà forse guastato dalla consapevolezza che da domani sarà possibile scorgere sulle bollette cifre più tonde. Secondo le stime effettuate, infatti, l’erogazioone del gas comporterà una spesa aggiuntiva pari al 2,7%, quella dell’elettricità del 4,9%, mentre i pedaggi autostradali aumenteranno in media del 3,1%, con punte massime svettate al 14, 7%.
Benzina alle stelle – Rincari significativi, che vanno ad aggiumgersi agli aumenti consistenti già registrati sul fronte dei carburanti. Il caro benzina continua a lievitare, rendendo amara la trasferta di molti italiani durante i giorni di festa. Un “salasso” che ha spinto le associazioni di consumatori a indire due giorni di sciopero: “Il 5 e il 6 gennaio -hanno annuciato – i cittadini italiani sono invitati ad astenersi dal fare rifornimento di benzina e di gasolio, come forma di protesta contro i continui aumenti delle accise stabiliti dagli ultimi due governi e contro le speculazioni sui prezzi al distributore”.
Aumenta anche il canone – E non va meglio a chi guarda la tv. Da gennaio, infatti, anche il canone Rai aumenterà di 1,50 euro, portando la cifra totale a 112 euro. Una spesa che fa storcere il naso a quanti manifestano montante insofferenza nei confronti di un servizio pubblico che sembra più orientato a spegnere voci anzicché ad accenderne nuove. Chiudono la rassegna i rincari sul trasporto pubblico locale, che in città come Milano, Roma e Torino causeranno un aumento del prezzo del biglietto pari al 50%.
Maria Saporito