La Banca centrale europea è diventata “l’inatteso eroe” nella crisi dell’eurozona. A Francoforte, con la regia di Mario Draghi, si stanno allentando serie tensioni. È il New York Times ad affermare ciò, evidenziando come la Bce “sembra aver fatto tutto quello che la sua leadership nel 2011 ha detto che non avrebbe fatto: inondare i mercati finanziari con euro nel tentativo di assicurare che la crisi del debito non si traducesse in uno shock finanziario”, dando vita, almeno per il momento, ad un circolo virtuoso.
Qualche analogia con la Fed. Anche se in misura minore, la Banca centrale europea sembra aver imboccato la stessa strada presa dalla Federal Reserve nel 2008, agli albori della crisi. “E, almeno per ora, il suo sforzo sembra funzionare. I tassi sui bond a 10 anni della Spagna sono al 7% di novembre e i bond a cinque anni dell’Italia sono vicini al 5%, in calo rispetto al picco dell’8%”. “Gli incentivi della Bce sembrano aver convinto gli investitori che questa volta è diverso” rispetto ai passati tentativi mai portati avanti “e i mercati finanziari in Asia, Europa e negli Stati Uniti hanno risposto con forti guadagni”. “L’attuale incoraggiante situazione sembrava improbabile in dicembre, quando il panico sulla crisi aveva raggiunto il picco”, scrive il New York Times, per il quale l’intervento dell’istituto centrale ha avviato un circolo virtuoso.
M.N.