Effetto domino: dopo Megaupload altri siti sospendono l’attività

Megaupload, Filsesonic – Continua il trambusto su internet dopo la chiusura di Megaupload, il sito gestito dall’ormai famoso Kim Dotcom che permetteva il download e la condivisione di file da parte degli utenti. Si apprende che anche Filesonic, sito con le medesime caratteristiche di Megaupload si autosospende per evitare di fare la stessa fine del sito omologo. Il sito rimane online ma permette agli utenti soltanto di scaricare i files da loro precedentemente caricati. E’ un esempio di quanto ha pesato la decisione dell’FBI americana nei confronti di Megaupload e di come la paura abbia fatto 90.

Filseonic e gli altri – Megaupload e la sua chiusura sono stati da esempio per quelli di Filesonic che hanno sospeso il servizio. Non solo, ma questa brusca chiusura rappresenta una svolta nell’eterna diatriba sulla legittimità dei download digitali. L’industria discografica inoltre, dovrebbe cogliere la palla al balzo per incoraggiare il pubblico all’acquisto dell’originale. Vittoria della legalità su tutta la linea? Neanche per idea: altri siti tra cui Rapidshare non mollano e tengono duro. “Non siamo preoccupati o impauriti il business legato al file hosting è legale“, fa sapere un rappresentante di Rapidshare. Stessa posizione per Mediafire, che ritiene questo un business del tutto legittimo: “Il nostro business non è affatto basato sulla violazione del copyright. Come molti servizi di condivisione del calibro di Box.net e Dropbox, le nostre attività sono del tutto legali e mirate ad una platea di professionisti“. L’impressione è che la battaglia per il download sia soltanto all’inizio.

R. A.