L’ottimismo di Monti: L’Italia sta lentamente uscendo dalla crisi

Monti: “Stiamo uscendo dalla crisi” – Una mozione presentata dai capigruppo di Pdl, Pd e Terzo Polo per sostenere il governo Monti, soprattutto in vista del prossimo Consiglio Europeo del 30 gennaio, è stata votata alla Camera e approvata con 468 sì, 42 i no e al Senato.
L’obiettivo della mozione è quello di tentare di rafforzare il ruolo dell’Italia in Europa, rivendicare gli sforzi compiuti fin ora, sforzi che l’Italia continuerà a sostenere per adeguare i conti pubblici.
Il discorso che Monti ha fatto alle Camere è improntato di ottimismo sul futuro del nostro paese: “L’Italia non viene più vista dagli Stati membri come una mina per il sistema ma come un Paese che può contribuire a trovare soluzioni“.

La mozione dei partiti –E’ un fatto molto significativo la presentazione di una intensa mozione unitaria da parte delle forze politiche che sostengono il governo. E’ una operazione di grande significato l’attenzione dedicata dal Senato e, come sono sicuro avverrà questo pomeriggio alla Camera, alle grandi tematiche della politica europea del governo“, è stato il commento di Monti sulla mozione presentata dai capigruppo di maggioranza.
La mozione propone l’istituzione “di un’agenzia di rating europea per smantellare posizioni di oligopolio nel settore“. Inoltre una maggiore attenzione a creare “giusto equilibrio fra la politica di riduzione del deficit e del debito, le politiche di stabilizzazione dell’euro e la politica per la crescita attraverso molteplici interventi e alle politiche per l’introduzione di una tassazione sulle transazioni finanziarie prospettando l’opportunità che essa si applichi a tutti paesi membri dell’unione europea“.

Monti e il ruolo dell’Europa – Il premier non ha potuto non ricordare, nonostante i segnali positivi, che gli sforzi dell’Italia non sono però finiti: “Il superamento della crisi economica e finanziaria e sociale che attanaglia l’Europa dipende dalle riforme strutturali che sono nelle mani e nella capacità di decisione degli Stati membri e allo stesso tempo il risanamento e le riforme non potranno avere successo anzi rischiano di fallire se non sono sostenute da scelte politiche europee“.
Ma sarà decisivo, secondo Monti, anche il ruolo dell’Europa: “Quando, in parallelo ai pesanti sacrifici per i cittadini, il governo chiede che l’Europa dia un segno di riconoscimento, non stiamo chiedendo denaro alla Germania: chiediamo che la governance dell’eurozona evolva in modo da consentire una ragionevole riduzione dei tassi di interesse. La governance dell’Eurozona deve evolvere in modo tale da consentire a quei Paesi che stanno facendo progressi che vengano riconosciuti i progressi nel loro risanamento e di vedere questo riflesso in termini di una ragionevole diminuzione dei tassi di interesse con la rimozione del rischio euro, che c’è per tutti, ma ovviamente grava su quei Paesi che per colpa loro o della loro storia hanno uno stock di debito particolarmente elevato“.

Matteo Oliviero