Siria: Bambino di sette mesi decapitato

Cieca violenza. Continua la cieca violenza in Siria per mano dei soldati del presidente siriano Bashar al Assad. È di pochi giorni fa la notizia riportata dal quotidiano The Times, secondo la quale vittima di mani assassine è stato, ancora una volta, un bambino molto piccolo, di appena 7 mesi.

La tragedia. Sul quotidiano britannico si legge che i militari siriani, lo scorso giugno, avrebbero fatto irruzione nella casa di un uomo sospettato di offrire protezione ai ribelli anti-regime e, non avendolo trovato, presero il figlio minore, di 7 mesi,  e lo decapitarono avvertendo che anche gli altri bambini avrebbero subito la stessa sorte se l’uomo non si fosse consegnato.

Testimonianza. Mohammed, un giovane soldato siriano di 22 anni che,  dopo aver assistito alla scena,  ha deciso di disertare, è l’unico testimone della spregevole vicenda. «Dovrò vivere per sempre con questo ricordo, abbiamo fatto cose che non vorrei mai ricordare», così Mohammed commenta la sua tragica esperienza da soldato.

Lista della vergogna. Sul Times si legge che è impossibile, ad oggi, verificare in modo indipendente il racconto del giovane disertore. Bisogna considerare tuttavia, che la storia del piccolo bimbo “giustiziato” non è unica ma, purtoppo, si inserisce in una lunga lista di atrocità simili compiute dai soldati siriani, una lista della vergogna che sembra accreditare le parole del testimone di questa luttuosa vicenda.

Giovanna Fraccalvieri