“Salga a bordo, cazzo!”: Schettino e De Falco diventano due statue in memoria del naufragio

Schettino e De Falco diventano statue – Sembra che non ci sia mai fine al peggio. A sedici giorni dalla tragedia della Costa Concordia, naufragata lo scorso 13 gennaio al largo dell’Isola del Giglio, incidente che ha visto 17 vittime e ancora 16 dispersi, arriva la notizia, alquanto bizzarra, della costruzione di due statue che raffigurano il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, e il comandante della Capitaneria di Porto di Livorno, Gregorio De Falco.  Difatti, a Vagli di Sotto, piccolo paesino in provincia di Lucca, i privati cittadini e alcune aziende hanno fatto una colletta di oltre 60.000 euro per la realizzazione delle statue che raffigurano il comandante della Capitaneria di Porto di Livorno che intima al comandante Francesco Schettino di tornare sulla nave, con la telefonata diventata ormai celebre in cui De Falco dice a Schettino “Salga a bordo, cazzo!”. Le due statue di marmo dall’altezza di due metri e mezzo si affacceranno proprio sul piccolo lago artificiale di Vagli. Le statue dovrebbero rappresentare la codardia del comandante al timone della Costa Concordia, rappresentato iconograficamente dalla statua metà uomo metà coniglio, a cui si oppone il coraggio del capo della sezione operativa della Capitaneria di Livorno, rappresentato da una statua di un uomo diritto con il dito puntato in segno di comando.

Un’idea del sindaco – L’idea è del sindaco Mario Puglia, a guida di un’amministrazione di centrodestra, che ha già commissionato le opere a un artista della zona che potrà lavorare su bozzetti addirittura già pronti e con marmo di Vagli per una spesa di circa 38 mila euro. Puglia spiega che i lavori sulle statue sono iniziati ”ma top secret sullo scultore in quando pende la minaccia di possibili azioni di sequestri preventivi”. Il sindaco spiega inoltre, in una nota, che le statue rappresentano “un atto concreto per non dimenticare l’accaduto. Un’iniziativa che serve a ribadire che si deve recuperare il senso dell’ordine. Sono disposto a essere denunciato – spiega Puglia – per questa mia idea, a essere querelato dalla Costa e anche da Schettino. Ma affronterò volentieri le querele, voglio essere il paladino dell’anti-vigliaccheria”.

Maria Rosa Tamborrino