La notizia l’ha data due sere fa il Tg di Enrico Mentana e ha subito suscitato clamore dentro e fuori dal Parlamento. Stando alla “soffiata” giunta alla redazione (verificata poi con scrupolo dai giornalisti), il senatore del Pdl, Riccardo Conti, sarebbe stato il protagonista di un affare degno di nota. Il 31 gennaio del 2011, Conti avrebbe acquistato da Fimit sgr un immobile vicinissimo a Fontana di Trevi per la cifra di 26,5 milioni di euro, rivendendolo nella stessa giornata all’Enpap (Ente nazionale di previdenza e assistenza per psicologi) a 44,5 milioni di euro. Un guadagno immediato di 18 milioni che ha scatenato polemiche e sospetti, a cui il parlamentare ha cercato di rispondere con una nota.
Il mestiere del senatore – “Ricavare proventi dal proprio lavoro non è reato. Fare l‘imprenditore in campo immobiliare è da sempre il mio mestiere e non è un mistero”. L’autodifesa di Riccardo Conti, il senatore finito nell’occhio del ciclone per il maxi-affare che un anno fa gli ha procurato una plusvalenza di 18 milioni di euro, è partita da questa osservazione. Il pidiellino non ci sta a passare per il “furbetto” di turno e, alle maldicenze scatenate dallo scoop del Tg7, ha risposto con una nota, in cui ha brandito lo spettro della macchinazione politica.
Diverso da Lusi – “E’ in corso un’ignobile operazione politico-mediatica – ha scritto Conti – volta ad accostare la mia vicenda a quella del senatore Luigi Lusi. Ma in un caso si tratta di risorse pubbliche – ha precisato il senatore – nell’altro del mio lavoro privato“. “La ricostruzione fatta dalla stampa non è corrispondente al vero”, ha aggiunto l’immobiliarista, che ha confermato la sua disponibilità a “fornire qualsiasi utile delucidazione nelle sedi eventualmente competenti”.
Maria Saporito