Manifestazioni al Cairo – Nuovi scontri al Cairo a partire da ieri sera. Le manifestazioni contro la giunta militare e le forze di sicurezza si sono diffuse tra piazza Tahrir, via Mohammed Mahmud e il ministero dell’interno, difeso da barriere di cemento e filo spinato e da centinaia di agenti. Secondo fonti ufficiali i manifestanti sarennero 10 mila e, nella zone più critiche, le forze di sicurezzza lanciano gas lacrimogeni e utilizzano proiettili di gomma sulla folla. Sono 682 le persone intossicate dai gas.
Le responsabilità della strage di Port Said – Le manifestazioni sono una protesta contro la gestione della strage della partita di calcio a Port Said, dove i tifosi dell’El-Masry hanno invaso il campo attaccando i giocatori e i tifosi della squadra avversaria. Negli scontri sono morte almeno 71 persone e almeno un migliaio sono rimaste ferite. In tutto ciò, la polizia è risultata inefficiente e impreparata, così molti hanno espresso la convinzione che dietro la strage ci fossero la responsabilità delle autorità egiziane: il Consiglio supremo delle forze armate, al potere già da un anno.
Accuse in parlamento – Metre il campionato è sato sospeso, in Paelamento è stata convocata una riunione straordinaria. Molti parlamentaru non solo hanno duramente contestato il primo ministro Kamal al-Ganzuri e il governo di transizione nominato dall’esercito, ma hanno anche accusato le forze di sicurezza di un coinvolgimento nell’incidente, che in molti hanno interpretato come un attentato alla rivoluzione egiziana.
Michela Santini