Questione siriana, il veto di Russia e Cina fa infuriare l’Occidente

Tempesta diplomatica – Gli Stati Uniti, nella persona del Segretario di Stato Hillary Clinton, non hanno esitato ad etichettare come “una farsa” quello che è successo ieri durante il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: nonostante l’urgenza della situazione siriana, Russia e Cina hanno deciso di andare fino in fondo con i loro propositi, ponendo il veto sulla bozza di risoluzione avanzata dalla Lega Araba, e di fatto bocciandola.

Il Consiglio Nazionale Siriano, antagonista del presidente Bashar al Assad, considera la bocciatura della proposta equivalente a una “licenza di uccidere” nelle mani del regime, e parla di guerra civile in atto nel Paese.

Gli Stati Uniti hanno annunciato ulteriori sanzioni nei confronti di Damasco, e hanno invitato gli alleati occidentali a prendere uguali provvedimenti. La risposta è arrivata poche ore dopo, dalle parole del Ministro degli Esteri francese Alain Juppè, che a nome dell’Unione Europea ha dichiarato: “L’Europa rafforzerà le sanzioni , aumenteremo la pressione internazionale in modo che il regime dovrà constatare che è isolato e non può più andare avanti“.

Continuano le stragi – Tutto questo accade a due giorni da un’altra carneficina, avvenuta nella città di Homs, in cui sotto le bombe del regime hanno perso la vita 250 persone. Gli scontri sono proseguiti senza sosta anche oggi: purtroppo il bilancio delle vittime continua a salire, e solo nella giornata odierna si contano cinquantotto caduti, di cui la metà civili.

La Russia ha tentato di “giustificare” il proprio veto con “l’intenzione di fare tutto il possibile per una rapida stabilizzazione“; martedì è previsto l’arrivo del Ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a Damasco in missione diplomatica, ma la situazione resta di massima allerta.

Damiano Cristoforoni