Btjunkie, Megaupload – Forse anche a causa dello scandalo che ha colpito Megaupload e che ha indotto Filesonic a rendere disponibili agli utenti solo i files da loro caricati, chiude i battenti anche Btjunkie. Lo sconquasso causato dalla decisione dell’Fbi sta dunque “spaventando” tutte le piattaforme di condivisione di files, che, anche se non interessate in prima persona dallo scandalo, stanno comunque prendendo delle precauzioni battendo in ritirata. E’ il caso di Btjunkie che dopo 5 anni chiude bottega, e nel sito rimane soltanto un messaggio dei gestori che precisano che la decisione è stata volontaria e sofferta.
Lotta alla pirateria – La decisione di chiudere i battenti, anche se non è esplicitato, è dovuta all’onda lunga dell’azione di polizia che in America ha portato alla chiusura del colosso Megaupload e alla condanna del suo creatore, Kim Dotcom. Ma in Rete il dibattito è apertissimo: si tratta di battaglia contro la pirateria o di limitazione della libertà personale? Il comunicato di Btjunkie (che inizia significativamente con questa frase: This is the end of the line my friends) spiega come la piattaforma era stata creata e voluta soltanto allo scopo di facilitare e velocizzare la comunicazione fra gli utenti. Una scelta quindi facilmente riconducibile alle recenti decisioni messe in pratica nei confronti di siti analoghi, si veda Megaupload, Megavideo o The Pirate Bay.
R. A.