Le banche utilizzeranno la liquidità della Banca centrale europea per rimborsare le obbligazioni che non conviene più rifinanziare. “Servirà a pagare i debiti che ci sono, le obbligazioni bancarie che non si possono rinnovare e che vanno rimborsate”, ha dichiarato oggi il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, nel corso di un’audizione in commissione Finanze del Senato. In risposta al presidente del Consiglio Mario Monti, che sollecita da tempo gli istituti di credito a comprare di più i titoli di Stato italiani, Mussari ha rinnovato le critiche dell’Abi sui provvedimenti intrapresi dall’Eba con l’intensificarsi della crisi dei debiti sovrani. “È una richiesta giusta ma va girata all’Autorità bancaria europea. È molto complicato comprare titoli di Stato dopo l’esercizio dell’Eba”.
Le critiche dell’Abi all’Autorità europea. L’Abi critica da mesi la decisione dell’Eba di spingere le principali banche europee a rafforzarsi patrimonialmente così da limitare i rischi in caso di crisi del debito sovrano. Al Senato Mussari ha aspramente fatto notare come gli aumenti di capitale possano mutare gli assetti proprietari degli istituti a discapito degli attuali soci degli stessi. “Se c’è una penalizzazione degli azionisti non sarà temporanea ma permanente”, ha sottolineato il presidente Abi, auspicandosi, dunque, che la Banca d’Italia adotti una lettura più flessibile nella valutazione dei piani di rafforzamento patrimoniale.
I tassi. Seduta stabile per i tassi a brevissimo sul mercato monetario, alla luce di una massa enorme di liquidità a disposizione degli operatori. Sull’interbancario, di conseguenza, l’Euribor trimestrale è sceso anche oggi, facendo registrare i minimi da oltre un anno. Il tasso, infatti, è stato fissato all’1,077%, dall’l’1,086% di ieri, livello toccato l’ultima volta il 31 gennaio 2011.
M.N.