I leader politici della Grecia hanno raggiunto un accordo con la Ue e il Fondo monetario internazionale sulle riforme richieste in cambio del nuovo pacchetto di salvataggio. A confermarlo una nota di oggi pomeriggio del primo ministro Lucas Papademos, anticipata dopo pranzo da un’uscita di un funzionario dell’esecutivo ellenico che non ha convinto, al momento, quanti davano invece per certo che stasera il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, avrebbe partecipato all’Eurogruppo senza nemmeno un calendario di scadenze da porre all’attenzione degli altri colleghi europei.
Un accordo sui contenuti. “Le consultazioni tra il governo e la troika sulla questione rimasta aperta per ulteriori colloqui si sono concluse con successo questa mattina. I leader politici hanno raggiunto un accordo sull’esito di questi colloqui”, si legge nella nota del premier ellenico. “C’è un accordo ampio sul contenuti del nuovo programma in vista del meeting dell’Eurogruppo di oggi”.
I mercati. È in corso stasera a Bruxelles la riunione dell’Eurogruppo, con i ministri finanziari Ue che esamineranno, tra l’altro, proprio la situazione greca. Sembra escluso, però, che già stasera si arrivi alla firma dell’accordo finale sul secondo piano di salvataggio per il Paese, ma la notizia dell’accordo, giunta a mercati ancora aperti, sembra aver iniettato un certo ottimismo. L’unica piazza che ha chiuso piatta, infatti, è stata Milano, condizionata dalle prese di profitto sui bancari, anche se ben compensate dal rialzo di Fiat, Unipol, FonSai e dei titoli del lusso. Chiusura in rialzo per le altre piazze continentali, trainate principalmente dal comparto auto (indice Stoxx del settore +2,9%). Il rendimento del decennale italiano è sceso di 14 punti base al 5,44%. Lo spread con il Bund si è ridotto a 342 punti. Era dal 7 ottobre scorso che il rendimento non scendeva sotto il 5,5%.
M.N.