Denunciato collezionista di fossili a Sciacca

Importanti reperti paleontologi – L’uomo collezionava da anni resti fossili di grande rilevanza, arrivando ad avere ben 867 reperti di un arco temporale vastissimo che va dall’era mesozoica fino ad arrivare alla quaternaria. I carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale della Sicilia hanno trovato persino i resti di un elefante nano e un ippopotamo anch’esso nano, molto diffusi in epoca preistorica in Sicilia, ma poi totalmente estinti.

Denunciato – Il cittadino di Sciacca, località in provincia di Agrigento, è stato denunciato per appropriazione illecita di beni culturali appartenenti allo Stato. Nel nostro paese esiste una legge a tutela del patrimonio archeologico e paleontologico, secondo la quale ogni reperto riconducibile a queste categorie è di proprietà dello Stato italiano, e chiunque rinvenga questo tipo di reperti ha l’obbligo di farne denuncia alle autorità entro le 24 ore successive.

I pezzi saranno consegnati al museo – Ora tutti i fossili, il più grande recupero di reperti paleontologi mai fatto in Sicilia, saranno consegnati al museo geologico “Gemellaro” di Palermo, e resteranno a disposizione degli studiosi che vorranno prenderli in esame, visto il grandissimo spazio temporale di cui sono testimoni, si va infatti dai duecento milioni di anni fa del mesozoico fino agli undicimila dell’era quaternaria,  e saranno patrimonio di tutta la collettività.

Marta Lock