Olimpiadi 2020: Plauso da Pd, Lega e Idv. Napolitano difende il no di Monti

Il no di Monti – La decisione di non sperperare ulteriori risorse finanziarie per sostenere la candidatura di Roma per le prossime Olimpiadi di Roma, ha sollevato un vespaio di polemiche politiche, soprattutto da parte del Pdl.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha difeso la scelta del governo sottolineando le stesse necessità già ribadite nel suo no dal presidente Monti.
Dai partiti arrivano segnali chiari di apprezzamento, soprattutto da Idv e Lega, partiti che fin dall’inizio non hanno di buon occhio la nascita del governo tecnico.

Idv e Lega con Monti –Monti ha preso una decisione saggia dicendo no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Ha prevalso la considerazione che la  Italia non può permettersi una  avventura con troppe incognite e costi poco chiari in un momento in cui il nostro paese è impegnato ad uscire da una pesante crisi economica“, è il commento di Stefano Pedica, senatore dell’Idv.
Applausi anche dal Carroccio: “Ottima decisione a Roma fate solo casino. Monti poteva dargli quelle invernali”, ha commentato Umberto Bossi.
Questa è la dimostrazione che l’opposizione della Lega a Monti non è pregiudiziale. Quando il governo fa una cosa giusta noi onestamente lo ammettiamo“, ha detto invece il senatore Massimo Garavaglia, e ancora: “Bene ha fatto Monti a negare l’ok per le Olimpiadi anche perché in un periodo del genere, quando si chiedono sacrifici a tutte le categorie e il Pil è in caduta libera pensare di rimettere in pista una operazione propagandistica non avrebbe senso. L’economia la fanno le imprese e ogni euro disponibile deve andare a famiglie e imprese e non a spesa pubblica improduttiva“.

Bersani: Scelta meditata – Anche il Pd sostiene e rispetta la decisione di Monti: “Il governo ha preso una decisione meditata, che rispettiamo. L’importante adesso è che questa scelta venga letta come segno di responsabilità e non di sfiducia in noi stessi“, afferma il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani.

Matteo Oliviero