Il governo mette i lucchetti ai ministeri del Nord

La “conquista” leghista, concretizzatasi nell’apertura di due ministeri distaccati a Monza, è stata vanificata dall’attuale governo. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha ieri ufficializzato alla Camera la notizia della chiusura dei due dicasteri padani. Una decisione giunta in risposta all’accusa – mossa dal Tribunale di Roma – di comportamento antisindacale, a cui l’esecutivo ha rinunciato ad opporsi. Immediata la reazione dell’ex ministro Roberto Calderoli: “D’ora in poi – ha tuonato rivolgendosi al governo – saràguerra senza quartiere”.

Ministeri padani off – I ministeri inaugurati in pompa magna quest’estate a Monza da Bossi e dal gotha del Carroccio? Sono stati definitivamente dismessi. E gli immobili restituiti al legittimo proprietario. A riferirlo ieri alla Camera è stato il ministro Piero Giarda. “Entrambe le sedi – ha detto – sono state chiuse con la nascita del governo Monti”. “La presidenza del Consiglio è stata condannata il 9 novembre per comportamento antisindacale per l’apertura di queste sedi – ha precisato Giarda – e lo scorso 9 febbraio sempre Palazzo Chigi ha rinunciato ad opporsi a questo decreto del Tribunale di Roma. Il motivo è che nel frattempo è cessata l’operatività delle sedi”. Che in realtà non è  mai partita: “Nessuna unità di ruolo di comando o comandata – ha spiegato il ministro – ha mai preso servizio presso le sedi distaccate dei dicasteri”.

L’ira di Calderoli – La fine di una “farsa” per molti, ma non per i leghisti. L’ex ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, è ieri andato su tutte le furie: “Questo governo ancora una volta prende a schiaffi il Nord – ha detto – privandolo di quella minima rappresentatività derivante dai ministeri decentrati di Monza. Del resto – ha rincarato – non c’era altro da aspettarsi da un presidente come Mario Monti, nato in provincia di Varese, residente a Milano, che dichiara di abitare a Roma e a Bruxelles, rinnegando pubblicamente le proprie origini. La chiusura delle sedi ministeriali di Monza – ha spiegato Calderoli – è l’ultima goccia che il popolo del Nord ha dovuto subire: d’ora in poi – ha annunciato – sarà guerra senza quartiere”.

Maria Saporito