Vertice e intesa tra Pdl, Pd e Udc su riforme e legge elettorale

La grande intesa – I leader di Pdl, Pd e Terzo Polo questa mattina si sono incontrati in un vertice alla Camera per discutere le prossime riforme, in primis la legge elettorale che dovrebbe andare a sostituire il Porcellum attuale.
Oggi con Bersani e Alfano abbiamo raggiunto un’intesa per la riforma costituzionale, che a partire dalla riduzione del numero dei parlamentari aprirà una fase di autoriforma dei partiti. Dopo le parole passiamo ai fatti, e oggi questo tema ci consente di raggiungere nuovi traguardi“, ha annunciato il leader dell’Udc Pierferdinando Casini.
Anche Bersani parla dell’incontro e dell’intesa raggiunta: “Ora bisogna far prendere bene il ritmo alle riforme in parlamento. Oggi abbiamo discusso di questo. Come si sa ci sono contatti in corso: tutti parlano con tutti, anche di riforma elettorale. Anche in questo caso si tratta di verificare se si condividono alcuni criteri di affidare la discussione parlamentare. Qui il discorso è un po’ più complicato ma devo dire che anche qui qualche passo avanti sta avvenendo“.

I prossimi interventi – Stando alle ultime indiscrezioni si dovrebbe arrivare ad una riduzione del numero dei parlamentari, che diminuirebbero di 500 unità alla Camera e 250 al Senato.
Non solo, nell’accordo ci sarebbero il superamento del bicameralismo perfetto, la sfiducia costruttiva, il potere di nomina e revoca dei ministri da parte del presidente del Consiglio, la riforma dell’articolo 117 della Costituzione.

La nuova legge elettorale – Subito dopo le riforme costituzionali si dovrebbe passare alla nuova legge elettorale. “Procederemo con una priorità, che è quella della riforma delle istituzioni, che contempla la diminuzione del numero dei parlamentari. E’ chiaro che dovendo e volendo diminuire i parlamentari, la legge elettorale la faremo subito dopo in modo tale da tenere conto del numero nuovo dei parlamentari, stabilito con le scelte del Parlamento“, ha detto Angelino Alfano.
Commenti positivi sono arrivati dal presidente della Camera Gianfranco Fini e dal presidente del Senato Schifani. “Spero di non peccare di ottimismo affermando che, sul versante delle riforme, ci sono segnali positivi: il confronto tra le forze politiche si è avviato dopo una fase di assoluta incomunicabilità e si stanno registrando delle importanti convergenze. Necessariamente si dovrà dare corso anche a una riforma della legge elettorale. Manca un anno e qualche settimana al termine della legislatura, i tempi ci sono, se c’è la volontà politica di procedere nel senso che è stato indicato dai primi incontri bilaterali“, è il commento di Fini.
L’incontro di questa mattina è senza dubbio una forte accelerazione, che occorre trasferire in Parlamento. I tempi sono ristretti ma sono fiducioso che con un po’ di buona volontà ce la si possa fare“, ha ricordato invece Schifani.