Ampio accordo – Nonostante qualche screzio nel recente passato in ambito europeo, Gran Bretagna e Francia continuano ad aver ottimi rapporti diplomatici, e a dimostrarlo c’è stata la visita di ieri del premier britannico David Cameron a Parigi, dove ha incontrato Nicolas Sarkozy, fresco di ricandidatura per l’Eliseo. Il vertice ha trattato principalmente dell’energia nucleare, tematica sulla quale i due Paesi si trovano d’accordo, in un periodo in cui sempre più amministrazioni stanno valutando le fonti di energia alternativa: al termine dell’incontro, i due leader hanno annunciato di avere un’ampia intesa sulla gestione dell’energia atomica, sia dal punto di vista civile, sia in ottica militare, ambito in cui è prevista la creazione di un comando congiunto. “La Francia e la Gran Bretagna hanno fatto una scelta strategica, che è l’energia nucleare” ha dichiarato il presidente Sarkozy; “La nostra cooperazione è ottimale e la svilupperemo ulteriormente sia nel campo dell’energia che del nucleare militare”.
Nuovo lavoro – Il rafforzamento dell’accordo anglo-francese darà una grossa mano all’occupazione britannica: nel 2011 Londra aveva annunciato la costruzione, entro il 2025, di otto centrali nucleari di ultima generazione, e per riuscirci aveva chiesto aiuto proprio ai transalpini, pionieri nel settore, che già ottengono i tre quarti del fabbisogno energetico dal nucleare. È nata così la collaborazione dell’azienda francese Areva, che fornirà i reattori per le nuove centrali, e l’inglese Rolls-Royce, che riceverà circa quattrocento milioni di sterline di commesse, senza contare i 1500 posti di lavoro che si verranno a creare. Anche dal punto di vista militare i due Paesi sono molto vicini: è prevista infatti la creazione di un drone, della cui progettazione si occuperanno congiuntamente un’azienda francese e una inglese. Al termine del meeting, Cameron ha tenuto a sottolineare che “è dai tempi della Seconda Guerra Mondiale che Francia e Gran Bretagna non erano così vicine”.
Damiano Cristoforoni