Indagine dell’Economist: dove si parlano più lingue

Lettoni e russi – Oggi in Lettonia si è tenuto un referendum per rendere il russo la seconda lingua ufficiale dopo il lettone, ma la proposta verrà sicuramente respinta a causa della tensione passata tra il Paese e l’Unione Sovietica. Un terzo della popolazione lettone ha origini russe e lamenta una discriminazione nel Paese: circa 300 mila russi non hanno la cittadinanza e quindi non possono né votare né ottenere incarichi pubblici.

Il grafico – L’Economist ha proposto un grafico in cui mostra come le diversità linguistiche suano presenti in quasi tutti i Paesi del mondo. Il grafico è composto da una colonna in cui è indicata la quantità di lingue parlate in un dato paese, mentre le barre mostrano l’indice di diversità linguistica di Greenberg: questa barra classifica i Paesi in base alla probabilità che due loro abitanti possano avere in comune la stessa lingua madre.

Quali paesi parlano più lingue – Secondo il grafico dell’Economist  Paesi come gli Stati Uniti, la Russia, il Brasile, la Cina e il Messico hanno oltre 100 lingue parlate ciascuno. Tuttavia queste Nazioni hanno un basso indice di diversità linguistica perché inglese, russo, portoghese, cinese e spagnolo sono talmente diffuse da far soccombere le diversità linguistiche. Paesi poveri e con particolari condizioni geografiche che ne determinano l’isolamento, favoriscono invece un indice più alto di diversità linguistica.

Michela Santini