Caso Fiat-Anno Zero: condanna record per Formigli e Rai

Fiat condanna FormigliCinque milioni di euro. È questa la condanna record inflitta all’ex collaboratore di Michele Santoro e ora conduttore su La7 di Piazza Pulita, Corrado Formigli. La decisione è stata presa dal giudice Maura Sabbione del tribunale di Torino sulla causa per diffamazione promossa dalla Fiat contro Annozero per un servizio andato in onda il 2 dicembre 2010. Il servizio in questione era un reportage realizzato da Formigli in cui veniva fatta una comparazione delle performance dell’Alfa MiTo e altre auto della stessa categoria. Dalla sentenza si evince inoltre che la Rai dovrà sborsare circa altri 2 milioni di euro perché il tribunale ha anche stabilito che la sentenza (di 60 pagine) dovrà essere pubblicata entro 15 giorni su Repubblica, Corriere e La Stampa, in una giornata di venerdì, sabato o domenica, oltre che sul mensile specializzato Quattroruote. Il giudice ha anche disposto che il video in questione dovrà essere eliminato dal sito di Annozero. Assolto, invece, Michele Santoro.

Il servizio incriminato e la richiesta di risarcimento – Nello specifico, il servizio mandato in onda il 2 dicembre 2010 a firma di Corrado Formigli metteva a confronto l’Alfa Mito con altre vetture della stessa categoria e da tale test l’auto del gruppo Fiat risultava “inferiore” a livello di prestazioni rispetto alle concorrenti e da qui la richiesta di risarcimento partita dalla Fiat: “Annozero aveva in modo del tutto strumentale illustrato le prestazioni di tre autovetture, fra cui una Alfa Romeo MiTo […] Quello che, incredibilmente, la trasmissione non ha raccontato è che la valutazione globale di Quattroruote, risultante dalla comparazione dei dati relativi alle prestazioni tecniche, alla sicurezza e al confort ha attribuito all’Alfa Romeo MiTo in versione Quadrifoglio (1.368 cc) una votazione superiore a quella della Citroen DS3 THP (1.598 cc) e della Mini Cooper S (1.598 cc)”. La Fiat, e poi il tribunale, hanno ritenuto che l’informazione era incompleta e parziale al punto da indurre il telespettatore in errore. Il Lingotto aveva chiesto 20 milioni di euro di danno, ma il tribunale ha alla fine stabilito che Formigli e la Rai debbano pagare 5milioni a cui si sommano le spese processuali.

Dario Morciano