Fisco, Governo: stringere sull’evasione per ridurre le tasse

Con una nuova stretta sugli evasori fiscali il Governo vuole gettare le basi per una prima riduzione, seppur temporanea, della pressione tributaria nel 2014, come indicato nella bozza del decreto legge che venerdì sarà al vaglio del Consiglio dei ministri. Al ministero dello Sviluppo economico, intanto, stamane si è discusso di credito alle imprese, argomento risollevato in questi giorni sia da Mario Monti a Milano, sia dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco a Parma.

Evasione e detrazioni. Dal 2014, si legge nella bozza del Governo, le maggiori entrate accertate con la lotta all’evasione fiscale potranno finanziare misure “anche non strutturali, di sostegno del reddito di soggetti appartenenti alle fasce di reddito più basse, con particolare riferimento all’incremento delle detrazioni fiscali per i familiari a carico”. Condizione essenziale affinché ciò possa attuarsi è, ovviamente, il “rispetto degli obiettivi di finanza pubblica”. Il principio della riduzione fiscale dovrebbe essere contemplato nel nuovo disegno di legge delega sulla riforma fiscale, atteso per venerdì, ma sembra possibile, viste le premesse, che l’Esecutivo voglia rivederlo prima di portare un testo definitivo in Consiglio dei ministri.

Credito alle imprese. Stamane si è tenuto un incontro al ministero dello Sviluppo tra il ministro Corrado Passera e i rappresentanti dell’Abi, Giuseppe Mussari, e delle piccole imprese di Confindustria, Vincenzo Boccia, per discutere di credito all’economia, in particolare alle piccole imprese. A fine mese le banche accederanno al nuovo finanziamento della Bce, circa 450 miliardi di collaterali stimati, per ottenere liquidità finalizzata a sostenere i rinnovi del debito pubblico e a dare credito all’economia in recessione. In questa direzione, la scorsa settimana si sono espressi sia Mario Monti, sia Ignazio Visco.

M.N.