Borsa: TerniGreen mira a sbarcare sull’Mta nel 2013

TerniGreen, società operativa nel settore ambientale e nel recupero di materia ed energia dai rifiuti, conta di passare dall’Aim, dove s’è quotata lo scorso novembre, all’Mta, così da distribuire il primo dividendo della sua storia già entro il 2014. “Per il 2011 e il 2012 la società non distribuirà alcun dividendo perché si trova in una fase di crescita importante. La cedola la distribuirà nel 2014 a valere sul bilancio 2013 e sarà pari a un po’ più della metà dell’utile netto, come avviene per aziende di questo settore”, ha riferito il presidente e amministratore delegato Stefano Neri durante la presentazione del piano industriale 2012-2014 agli analisti.

Gli obiettivi. TerniGreen, che fa parte del gruppo Terni Research, lo stesso che controlla TerniEnergia, presieduta anch’essa da Stefano Neri, stima di raggiungere al 2014 un Ebitda di 12 milioni di euro, +82%, con un valore della produzione pari a 34 milioni, +51%. “Con TerniEnergia abbiamo anticipato di un anno la distribuzione della cedola rispetto alle attese, non so se questo sarà il caso anche di TerniGreen”, ha specificato l’Ad. La società mira a conquistare la leadership nazionale nel recupero di pneumatici fuori uso e a crescere, anche per aggregazioni, nel settore delle biomasse. “Non escludiamo l’ipotesi di realizzare aggregazioni con realtà piccole, ma di pregio”, ha infatti sottolineato Neri. Nel 2011 la società ha prodotto un utile netto di oltre 1,5 milioni dai 0,7 milioni nel 2010, con un Ebitda superiore ai 2,5 milioni dall’1,2 milioni nel 2010 e con ricavi sopra 10 milioni da 2,8 milioni nel 2010.

I fondi. “Al momento il piano di investimenti da 30 milioni si finanzia con i fondi che il gruppo ha disposizione, in cassa abbiamo 4 milioni di euro a fine 2011 ed è al momento escluso un aumento di capitale”, ha riferito Neri, aggiungendo che il Cda proporrà all’assemblea convocata per il 31 marzo un piano di acquisto di azioni proprie fino al 2,5% del capitale “da utilizzare per fare acquisizioni carta contro carta, ma anche con una piccola parte in contanti”. “Sull’Aim contiamo di stare non più di 18 mesi. Pertanto nel 2013 puntiamo ad andare più all’Mta che allo Star. Con un Ebitda atteso a 8 milioni stimiamo di raggiungere una capitalizzazione di 40 milioni, che è la base minima per approdare a Piazza Affari e dovremmo esserci”, ha concluso Neri.

M.N.