Le aveva scelto il marito – Il padre della ragazza, un pakistano residente nell’hinterland milanese, aveva costretto la figlia a sposare un connazionale, figlio di un amico, mostrandole le foto soltanto il giorno prima del matrimonio. La ragazza, a quell’epoca 19enne si è ribellata all’imposizione, ma il padre l’ha costretta, durante un viaggio in Pakistan a fare la promessa di matrimonio celebrato poi nel settembre del 2011.
Non voleva avere rapporti sessuali con lui – Nonostante non sia riuscita a evitare il matrimonio, si rifiutava di avere rapporti con quel marito che non aveva scelto e che non voleva avere al fianco. Ma lui ha lamentato con il padre della ragazza i suoi mancati doveri coniugali, e da quel momento è iniziato il suo calvario. Il padre l’ha picchiata ripetutamente e tenuta segregata in casa sequestrandole persino il cellulare.
L’amico – La giovane, che nel frattempo si era innamorata di un ragazzo italiano, non potendo rintracciare lui né nessun altro per chiedere aiuto e nel tentativo disperato di uscire dalla sua prigionia, aveva lanciato un biglietto raccolto dall’amico, che passava continuamente sotto la sua casa, dopodiché l’ha aiutata a fuggire e portata nella caserma dei carabinieri per sporgere denuncia. A seguito della testimonianza della ragazza, confermata da amici e parenti, e dai segni delle percosse subite, il padre 50enne e il marito 25enne sono stati arrestati con l’accusa di violenze.
Marta Lock