Maroni sulla Rai: O si privatizza o la presidenza spetta alla Lega

E’ un aut aut perentorio quello che l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha scandito ieri sera prima di raggiungere a cena, in un hotel milanese, un gruppo di leghisti. O la Rai viene privatizzata o la presidenza del nuovo Cda spetta alla Lega: ha sostanzialmente detto Maroni, che ha anche lamentato la scomparsa del suo partito dai telegiornali e dagli organi di stampa.

Il futuro della Rai – Con il Consiglio di amministrazione di viale Mazzini in scadenza, gli “appetiti” dei partiti tornano a farsi sentire. Ad avanzare forti pretese è stato ieri l’ex ministro Roberto Maroni, che ha prefigurato un futuro più “verde” (padano) per la Rai o la sua definitiva privatizzazione, sulla scia del modello Mediaset. “Ricordo – ha detto ieri l’ex titolare del Viminale – che avevamo fatto approvare dalla maggioranza degli italiani un referendum sulla privatizzazione della Rai: questa mi pare ancora la strada più opportuna”.

Un leghista per presidente – “Se però rimarrà la legge attuale, con il rinnovo del Cda, per l’equilibrio tra maggioranza e opposizione – ha precisato Maroni – il presidente va all’opposizione. E la Lega è l’unico partito di opposizione”. Di più: “Vorrei dire al governo – ha aggiunto il leghista – di non prendere decisioni avventate e soprattutto di coinvolgere l’opposizione”. Non solo, l’ex responsabile dell’Interno ha approfittato della ghiotta occasione per affondare il coltello sul fianco degli organi d’informazione: “I giornali parlano di altro – ha denunciato Maroni – e oltretutto mi ha molto impressionato vedere che alcuni Tg in questi giorni parlano di tutti tranne che della Lega. Ma per noi non è un problema – ha concluso l’ex ministro – perché siamo un partito con tanta gente e tanti militanti”.

Maria Saporito