Tetto agli stipendi dei manager: arrivano i primi sì

Tetto stipendi manager: primi sì. Le commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati hanno approvato a larga maggioranza l’introduzione di un tetto agli stipendi per gli alti dirigenti della pubblica amministrazione.  La cifra massima è stata identificata in circa 300 mila euro, corrispondente allo stipendio del Presidente della Corte di Cassazione.  Diverse retribuzioni di manager pubblici attualmente superano, anche di molto, tale limite che, pare, verrà introdotto fin da subito. Il ministro Patroni Griffi ha spiegato che il governo è determinato ad “andare fino in fondo“.Governo che ha motivato il provvedimento adducendo “esigenze di contenimento della spesa pubblica”.

Possibili alcune deroghe. Uno dei cardini della riforma è la possibilità, rigorosamente controllata, di poter effettuare alcune deroghe. Vale a dire, alcuni stipendi, in determinati casi che dovranno comunque essere esaminati dal Parlamento, potrebbero diventare o comunque restare superiori al tetto indicato. Lo hanno spiegato i deputati Giancarlo Bressa (Pd) e Renato Brunetta (Pdl ed ex ministro della Funzione Pubblica). Un emendamento potrebbe, entro due mesi, estendere il provvedimento (che a breve sarà al vaglio di Camera e Senato)  agli ammnistratori regionali ed a quelli  operanti  all’interno delle authority.

A.S.