Alla vigilia delle primarie del capoluogo siciliano, la candidata Rita Borsellino consegna all’agenzia di stampa Italpress le sue considerazioni (e speranze) sull’immediato futuro. “Palermo ha bisogno dei migliori specialisti“, ha osservato l’europarlamentare, che ha anticipato l’intenzione di ricorrere – in caso di vittoria – a una squadra di tecnici e politici. “La città è un malato in coma – ha aggiunto Rita Borsellino – ma il coma non è irreversibile“.
Il modello Pisapia – L’appuntamento di domenica prossima a Palermo tiene col fiato sospeso un po’ tutti: i 4 candidati che aspirano a varcare l’ingresso di Palazzo delle Aquile e i loro supporter nazionali che sulla partita isolana si giocano molto. Lo sa bene Rita Borsellino, sulla cui candidatura hanno deciso di puntare in tanti: dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, al leader di Sel, Nichi Vendola. Interpellata oggi dall’Italpress, la sorella del celebre magistrato anti-mafia ha scoperto le carte, dichiarando di avere già le idee chiare: “Sarò un sindaco alla Pisapia – ha detto – è lui il mio modello“.
In coma reversibile – E per descrivere lo stato della città che si candida ad amministrare, la leader di “Un’altra storia” ha fatto ricorso alla metafora medica: “Palermo è un malato in coma – ha osservato – ma non è un coma irreversibile. Penso che questa splendida città abbia bisogno dei migliori specialisti che sappiano fare consulto e il consulto è la politica. Sceglieremo le persone che meglio corrisponderanno a questo identikit e lo sapranno fare – ha precisato l’spirante primo cittadino – in chiave di una buona politica”.
Insieme nel centrosinistra – Nessun dubbio, infine, sulla collaborazione con gli altri candidati all’indomani delle primarie: “Chiunque sarà il vincitore – ha assicurato Rita Borsellino – si andrà avanti tutti insieme all’interno di un recinto molto preciso che è quello della coalizione del centrosinistra”.
Maria Saporito