L’arresto dei marò – Tre mesi di carcere preventivo. E’ quanto ha deciso il giudice del tribunale di Kollam per i due marò Italiani accusa di omicidio dalle autorità indiane, una decisione che suscitato le dure proteste dell’Italia.
“Su indicazione del Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, il Segretario Generale della Farnesina, Giampiero Massolo, ha espresso oggi all’Incaricato d’Affari indiano a Roma Saurabh Kumar la vivissima preoccupazione del Governo italiano per la decisione del tribunale di Kollam di trasferire il Maresciallo Massimiliano Latorre e il Sergente Salvatore Girone in custodia giudiziaria nel carcere di Trivandrum con effetto immediato. Nel definire inaccettabili tali misure in considerazione dello status dei nostri due militari e nel sottolineare l’estrema sensibilità della questione per le autorità italiane, per le famiglie e per l’opinione pubblica e parlamentare italiana, l’ambasciatore Massolo ha ribadito la ferma richiesta che ogni sforzo venga fatto per reperire prontamente per i nostri militari strutture e condizioni di permanenza idonee”, è quanto si legge in una nota diffusa dalla Farnesina.
Le richieste Italiane – L’Italia, che dal primo momento ha richiesto di poter giudicare i due marò, ha richiesto stamane che i due Italiani ricevano “cibo conforme alla loro dieta, che sarà procurato e pagato dalle autorità consolari“. Non solo, ma anche che i due fucilieri fossero “detenuti in un posto diverso dal carcere, in conformità al loro status speciale di militari in servizio anti pirateria”.
Richieste che almeno in parte sono state accolte.
Intanto la Lega ha richiesto l’intervento del capo delle forze armate, Giorgio Napolitano: “È successo quello che non doveva succedere. Ora la situazione si fa più pesante. Intervenga il presidente Napolitano che è il capo delle forze armate. E’ la prima volta che militari italiani vengono messi in carcere in un paese estero. E qui le cose sono due: o Napolitano, che è il capo supremo delle forze armate interviene con New Delhi, per tutelare i suoi soldati o il premier Monti vada a Bruxelles per il sostegno di tutta l’Unione europea e la Nato. Insomma, uno dei due faccia qualcosa. Questi due ragazzi sono in carcere, non sulle spiagge di Doha…”, ha affermato il capogruppo della Lega nord in commissione difesa del Senato, Giovanni Torri.
Matteo Oliviero