Reguzzoni invita Di Pietro e fa arrabbiare Maroni

Un libro, quello scritto dall’ex capogruppo leghista Marco Reguzzoni, rischia di esasperare le tensioni interne al Carroccio. Il testo verrà presentato questa mattina al Circolo della Stampa di Milano e, per volere dello stesso autore, a introdurne i contenuti dovrebbe esserci (tra gli altri) anche Antonio Di Pietro. Un invito insolito, quello rivolto al leader dell’Idv, che ha già suscitato la reazione piccata della frangia leghista vicina a Roberto Maroni. “Di Pietro insulta la Lega quotidianamente”, ha fatto notare l’ex ministro dell’Interno, che ha definito inopportuno l’invito rivolto all’ex togato.

L’insolito invito di Reguzzoni – Si intitola Gente del Nord. L’avventura della Lega vissuta dall’interno il libro scritto dall’ex capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, che verrà presentato questa mattina a Milano. Tra gli ospiti d’onore, oltre all’ex sindaco Gabriele Albertini e al giornalista Vittorio Feltri, dovrebbe fare la sua comparsa anche il numero uno dell’Idv, Antonio Di Pietro. L’invito di Reguzzoni all’ex pm ha fatto innervosire molti leghisti, primo tra tutti Roberto Maroni. “Di Pietro e il suo partito insultano quotidianamente la Lega – ha postato su Facebook l’ex ministro – Gli attacchi di Di Pietro mi lasciano del tutto indifferente, ma da gente che definisce la Lega ‘un movimento neonazista’ è meglio star lontani“.

Donadi nel mirino – Il riferimento è alla “bordata” scagliata qualche tempo fa dal capogruppo dei dipietristi alla Camera, Massimo Donadi, che – invitato a sua volta a intervenire alla presentazione di un libro sul Carroccio, Inganno Padano-La vera storia della Lega Nord – aveva azzardato un parallelo tra il partito di Bossi e il fascismo. Calamitandosi, come è facile intuire, le ire della troika padana.

La spiegazione del leghista – Il commento avvelenato di Maroni, che ha sostanzialmente bocciato l’iniziativa dell’eterno rivale interno, ha spinto Reguzzoni a reagire: “Di Pietro l’ho invitato semplicemente perché nel libro parlo della storia della Lega a Milano – ha spiegato – E chi più di lui, di Albertini e di Feltri rappresenta la Milano degli ultimi 20 anni? Certo non potevo far venire gente della Lega – ha rincarato l’ex capogruppo – Avrebbe significato parlarsi addosso. Tutta la storia mi sembra pretestuosa”.

Oppositori inconciliabili – A tagliare la testa al toro ci ha pensato poi Massimo Donadi: “Siamo di fronte ad aria fritta – ha commentato sul social network l’esponente dell’Idv – Di Pietro era stato invitato a presentare un libro, io a presentarne un altro. Non ci sono mai stati rapporti tra noi e la Lega. Non è che adesso perché siamo entrambi critici con Monti – ha notato il dipietrista – sia nato un idillio. Le posizioni restano quelle di sempre”. Niente a che vedere, insomma, con la “grande coalizione” favoleggiata nel centrodestra.

Maria Saporito