Modalità simili a quella di Perugia – E’ stata una notte di terrore quella appena trascorsa nella villa di Marcellina, località vicina a Tivoli, di proprietà di Giovanni Valeriani, 49 anni, titolare di un negozio di elettrodomestici. Con lui vivevano anche i suoi genitori, pensionati. Ieri notte dormivano al piano superiore quando si sono visti puntate in faccia delle torce elettriche.
Legati con una corda – Senza neanche avere il tempo di rendersi conto di quanto stesse succedendo, sono stati legati con le corde che avevano strappato via dalle tapparelle, tra le urla disperate della madre 77enne e la voce di suo padre che pregava i malviventi di prendere i soldi e lasciar stare i suoi familiari. I tre rapinatori, secondo la testimonianza sconvolta di Valeriani, urlavano come bestie, minacciandoli di morte e distruggendo quasi tutta la casa per impaurirli e intimidirli.
Erano entrati dalla porta finestra della cucina – I tre banditi, incappucciati e con un forte accento dell’est si erano introdotti in casa forzando la porta finestra della cucina, con ogni probabilità sapevano che la villetta non aveva impianto d’allarme. Poi, dopo aver sfasciato la casa, hanno preso 15.000 euro che padre e figlio tenevano all’interno di una cassettina nascosta sotto il materasso e sono fuggiti portando via i cellulari e staccando i fili del telefono per impedire loro di chiamare subito i soccorsi. Dopo tre ore Valeriani è riuscito a liberarsi e dare l’allarme.
Marta Lock