Arsenal-Milan 3-0 – La pratica facile facile si trasforma in incubo. Però, a differenza di altre volte, questa volta il brutto sogno ha un lieto fine: il Milan perde 3-0 contro l’Arsenal ma, forte del 4-0 dell’andata, raggiunge i quarti di finale. Una partita folle, completamente diversa rispetto a quella vissuta 3 settimane fa a “San Siro”. I “Gunners” indemoniati sanno di non aver nulla da perdere e si giocano il tutto per tutto, mentre i rossoneri appaiono come imbambolati rispetto alla furia degli inglesi. Per fortuna di Allegri e soci, nella ripresa l’agonismo inglese si placa: vuoi per la stanchezza, vuoi perché i campioni d’Italia rientrano con uno spirito diverso che gli permette di non soffrire più. O quasi: il biglietto per i quarti lo stacca Abbiati con una doppia parata che resterà nella storia. E dopo la sofferenza, arriva il sospiro di sollievo: quarti raggiunti, il Milan è tra le migliori 8 d’Europa.
Uragano “Gunners”, Milan alle corde – L’Arsenal ha una sola via per cercare l’impresa: attaccare. Nel senso di offendere e pressare. E gli inglesi mostrano di saperlo fare: sul secondo corner in 7′, Koscielny infila l’1-0. E’ l’inizio della paura per il Milan che non riesce a prendere le misure e che in attacco finisce troppo spesso in fuorigioco. Abbiati salva due volte su Van Persie ma al 26 scricchiola anche il pilastro della difesa milanista: Thiago Silva rinvia male un cross, Rosicky, da dentro l’area, sigla la seconda rete dei londinesi. Il Milan non riesce a reagire: Szczesny si sporca i guanti solo per bloccare due traversoni di Abate tutt’altro che insidiosi. Al 43′ Nocerino e Mesbah chiudono a “sandwich” lo scatenato Oxlade-Chamberlain e l’arbitro dà il rigore: Van Persie non sbaglia e l’incubo rossonero sembra non avere fine. Potrebbe svegliare tutti El Shaarawy nel recupero ma il giovane attaccante a tu per tu con il portiere avversario sparacchia a lato di due metri. Intervallo, utile per schiarirsi le idee.
Resistenza con miracolo – Nella ripresa il Milan sembra aver trovato un minimo di quadratura in un cerchio sbilenco. Walcott mette i brividi con un insidioso tiro-cross ma i rossoneri rispondono con Ibra anticipato da Szczesny sul più bello. Minuto 56: Gervinho entra in area e tira: Mexes devia, Abbiati para come può di piede, sul rimpallo si fionda Van Persie il cui colpo sotto è bloccato d’istinto dal portiere rossonero. Un miracolo, un sospiro di sollievo. Da qui in poi l’Arsenal non combinerà granché, anzi è il Milan che si rende pericoloso con Ibra (rasoterra dai 30 metri fuori di poco) e con Nocerino che da 0 metri sbuccia la conclusione mandando la palla tra le braccia di un quasi incredulo Szczesny. Van Bommel e Mexes reggono l’urto di ciò che rimane delle energie dell’Arsenal e si attende il triplice fischio, che arriva al 93′. Il Milan soffre ma va ai quarti, nonostante i “Gunners” ce l’abbiano messa tutta.
Edoardo Cozza