La richiesta del legale – L’avvocato difensore di Salvatore Parolisi, accusato di aver ucciso con 35 coltellate la moglie Melania Rea il 18 aprile 2011, delitto per il quale si è sempre dichiarato innocente, aveva fatto richiesta al gup di Teramo, Marina Tommolini, affinché il suo assistito venisse processato con rito abbreviato a seguito di una superperizia sull’ora della morte della donna.
La nuova perizia – Il gup ha perciò ammesso la possibilità del giudizio con rito abbreviato e disposto la nuova perizia per la quale saranno ufficialmente incaricati il 30 aprile prossimo i due nuovi periti che dovranno poi rispondere ai quesiti dei legali di Parolisi. Nel caso in cui si evidenziassero le condizioni, al caporalmaggiore sarebbe scontato un terzo della pena.
Un mare di persone – La folla che si è recata all’esterno del tribunale di Teramo ha dovuto attendere fuori l’esito della sentenza in quanto l’udienza si è tenuta a porte chiuse. Per evitare gli insulti delle persone presenti in strada il cellulare che dal carcere di Teramo ha trasportato Parolisi è stato fatto passare da un percorso secondario interrato e condotto direttamente in aula, dove ha scelto di rimanere in silenzio per tutta la durata dell’udienza. Il caporalmaggiore è rimasto sempre di spalle rispetto ai familiari della moglie e ha fatto in modo di non incrociare mai il loro sguardo, e quella, secondo il fratello di Melania Rea, è stata quasi una dimostrazione di colpevolezza.
Marta Lock