Poliziotto arrestato, chiedeva sesso in cambio di permessi di soggiorno

Il rinnovo delle praticheL’agente di 46 anni della questura di Bologna, in forza all’ufficio immigrazione, è stato arrestato questa mattina con l’accusa di concussione sessuale continuata per aver favorito le pratiche di rinnovo dei permessi di soggiorno a donne extracomunitarie in cambio di favori sessuali.

I sospetti – L’agente era sotto osservazione da quando due donne nordafricane avevano segnalato le sue richieste sessuali, minacciandole che se non si fossero prestate, le loro pratiche sarebbero rimaste inevase. Inoltre aveva avuto anche degli atteggiamenti persecutori nei confronti delle sue vittime, aiutato dal fatto che, grazie alla sua posizione privilegiata, conosceva i loro indirizzi e numeri di telefono, tampinandole e minacciandole in modo molto pressante.

L’arresto – Forte del suo ruolo di assistente capo, si sentiva in qualche modo inattaccabile, oltre a giocare sulla paura delle vittime che i loro permessi non fossero rinnovati, ma non aveva previsto che due di loro, gli unici casi accertati finora, stanche dei ricatti, facessero una segnalazione alle autorità. A seguito dell’attività investigativa, il procuratore aggiunto Valter Giovannini e il pm Lorenzo Gestri hanno emesso l’ordinanza di custodia cautelare, accolta dal gip Pasquale Gianni, permettendo l’arresto avvenuto oggi. L’agente è indagato per altri otto casi verificatosi dal 2009 all’ultimo risalente al dicembre 2011.

Marta Lock