Parlamento sovrano – A margine della commemorazione alla Sapienza per Ezio Tarantelli, ucciso 27 anni fa dalle Br, Susanna Camusso è tornata a discutere il disegno di legge sul lavoro e la necessaria variazione di alcune norme, in particolare quelle relative al reintegro per motivi economici. “Anche perché tutto possiamo permetterci – ha precisato la sindacalista – tranne che non avere il riconoscimento del ruolo legislativo del Parlamento, che non può essere in nessun modo condizionato”.
Verso il dialogo – Al “riconoscimento del dialogo” auspicato dal premier Monti, la Camusso tranquillizza i suoi. La leader della Cgil ha sottolineato la necessità di analizzare attentamente l’intera riforma nei dettagli: “Ci riserviamo di rivedere il ddl vero e proprio, perché non escludiamo che altri punti – come l’aumento dei contributi per i Co.co.pro – possano essere suscettibili di modifiche. Una cosa è riconoscere un impianto che cambia rispetto al passato e che per la prima volta si interviene per contenere la precarietà, altro è non sapere che sui singoli punti c’è ancora la necessità di correzioni”. Sulla questione un nuovo intervento del segretario del Pd Bersani che nega le voci di un possibile voto anticipato ad ottobre per le dimissioni del governo Monti: “Non capisco da dove escano queste stupidaggini: certamente non da noi”.
Irene Fini