I dati emersi – Secondo i dati emersi dall’elaborazione Irpef delle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2010, presentate nel 2011, il 49 per cento degli italiani ha un reddito complessivo lordo che non supera i 15.000 euro totali. All’interno di questa metà di popolazione conteggiata un terzo non supera addirittura i 10.000 euro lordi. Singolare constatare come, sempre secondo i dati dichiarati ufficialmente, il reddito medio annuo dei lavoratori dipendenti (19.810 euro) sia più alto di quello degli imprenditori (18.170), mentre i più ricchi sarebbero gli autonomi (41.320 euro).
La Lombardia è la più ricca – Per quanto riguarda la statistica delle regioni più ricche, in cima alla lista ci sarebbe la Lombardia, con un reddito medio pro capite pari a 22.710 euro, seguita dal Lazio con 21.720 euro, mentre il fanalino di coda della nostra penisola sarebbe la Calabria con 13.970 euro.
In arrivo le stangate – Come se i redditi non fossero sufficientemente bassi e il prezzo da pagare per risollevare l’Italia dalla crisi sempre più alto dal punto di vista dei rincari causati anche dall’aumento dell’Iva, sono in arrivo nuove pesanti stangate sulle buste paga del mese di marzo. Le addizionali regionali dell’Irpef arrivano a un prelievo dello 0,33 per cento su tutti i cedolini degli stipendi dei lavoratori dipendenti, accompagnate dall’aumento dell’Irpef comunale per tutte quelle amministrazioni locali che hanno deliberato in tal senso, fortunatamente ancora pochi. Senza dimenticare che a giugno sarà la volta della temuta Imu.
Marta Lock