Monti: Cina investa in Italia – Il premier Italiano, Mario Monti, nel suo corso del suo viaggio in oriente, ha incontrato oggi il primo Ministro Cinese Wen Jiabao, sottolineando l’importanza strategica dell’alleanza Italia – Cina.
“L’Italia vede nella Cina un importantissimo partner strategico e intende rafforzare il più possibile la già ottima collaborazione“, ha esordito Monti: “Quella di oggi è un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza delle rispettive posizioni e per sviluppare nuovi modi di collaborazione bilaterali e multilaterali con la grande Repubblica cinese. Ero già convinto dell’importanza strategica della Cina, tornerò dal viaggio ancora più convinto e darò ogni input affinché il governo intensifichi le azioni a livello bilaterale“.
Monti si è poi augurato “un aumento degli investimenti Cinesi in Italia perché questo”renderebbe la Cina una sorta di azionista e partner nella trasformazione dell’economia italiana. Una Cina che”scommettesse sul futuro dell’Italia sarebbe vista meno come una minaccia competitiva e più come una Cina responsabile che vuole scommettere sulla rigenerazione” della nostra economia. Con benefici anche sull’immagine di Pechino, visto che l’opinione pubblica italiana vi vedrebbe più vicini“.
Anche il premier Cinese si è congratulato con Monti: “L’Italia è un grande Paese dell’Unione Europea ed è un partner strategico della Cina. Lei è impegnato in riforme interne e nel risanamento dell’economia, e per questo desidero un franco scambio di vedute“.
Cooperazione tra Italia e Cina – L’incontro di oggi, ha sottolineato Monti, “è servito a fare il punto sulla cooperazione, con un’agenda molto ricca di progressi ulteriori tra Italia e Cina.
Sulla crisi economica, invece, il premier Italiano appare ottimista, anche se sono ancora molti i passi da fare: L’Eurozona è molto avanti nel risolvere la crisi. Questo è perchè le certezze non esistono mai, ma questo è quello che penso sull’Eurozona e posso articolarlo per l’Ue e per l’Italia”.
“Per l’Italia quando un Paese si propone di avere un bilancio in pareggio nel 2013 e mette in atto misure già in vigore per conseguirlo, credo che difficilmente si possa parlare di nuovo contributo a crisi da quel Paese“.
Matteo Oliviero