Capitali svizzeri, 150 miliardi evasi: Monti pronto a trattare

150 miliardi evasi – Dopo l’arrivo del via libera della Commissione europea agli accordi bilaterali di Gran Bretagna, Germania e Austria con Berna sembra aprirsi una strada reale anche per l’Italia. Il premier Mario Monti sembra pronto a trattare con la Svizzera e a tassare i capitali che gli evasori italiani hanno nascosto tra Lugano e Ginevra, solo una condizione il rispetto dei trattati sulla tassazione dei lavoratori frontalieri che “il Canton Ticino ha sospeso unilateralmente”. La Commissione europea aveva fatto alcuni conti sui capitali trattenuti in Svizzera che per l’Italia ammonterebbero a 120-150 miliardi e gli effetti positivi di un’operazione di tale portata potrebbero sentirsi sino dal 2013.

“Germania e Gran Bretagna hanno concordato che Berna paghi subito un acconto sulle somme che riscuoterà dalle banche, per l’Italia potrebbe essere oltre un miliardo di euro”, ha stimato Gozi. Per inglesi e tedeschi che hanno un conto svizzero da gennaio 2013 le cose cambieranno e le strade potranno essere tre: chiudere il conto e trasferire i capitali, uscire allo scoperto e pagare sanzioni e tasse non pagate negli anni passati e il pagamento anonimo della tassa, strada più semplice e accettata da più parti. “Proteggere la privacy dei clienti delle banche è e rimarrà uno dei pilastri del settore finanziario svizzero. L’accordo rispetta questo impegno: solo i pagamenti delle tasse saranno trasmessi alle autorità fiscali, non i nomi dei clienti”, ha precisato il governo di Berna, ma abbattere l’elusione fiscale sarebbe comunque un bel colpo.

Irene Fini