Bersani: Imu micidiale, poteva essere impostata diversamente

Dopo aver incontrato i rappresentanti della stampa estera in una conferenza allestita nel pomeriggio, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha fatto capolino negli schermi televisivi ospite della trasmissione Otto e mezzo su La7. Un intervento, il suo, scandito dall’inevitabile riferimento ai temi caldi del momento: la pressione fiscale, le oggettive difficoltà del governo (minato dai presunti “avvertimenti” del Pdl) e la necessità di inquadrare la situazione nazionale in un’ottica europea.

Imu micidiale – Impossibile per la conduttrice Lilli Gruber non interpellare il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sull’Imu: l’imposta su su cui il premier Mario Monti ha praticamente posto una blindatura, rigettando ogni proposta alternativa al suo normale pagamento. “E’ una tassa molto pesante – ha esordito il democratico (che nel pomeriggio l’aveva addirittura definita ‘micidiale’) – che ovviamente non giustifica l’evasione fiscale, ma che avrebbe potuto giustificare una diversa impostazione. Noi proponemmo di affiancarle un’imposta sui grandi patrimoni. Avrebbe portato più equità e giustizia“.

Governare è pesante – “I Comuni non possono fare i gabellieri per conto dello Stato – ha rincarato Bersani a sostegno della battaglia ingaggiata dall’Anci contro la tassa sulla prima casa – Il sistema deve essere ricalibrato perché al momento una buona parte dell’imposta va allo Stato”. Interrogato poi sul presunto pessimismo del presidente del Consiglio che, secondo il giudizio di molti osservatori, starebbe verificando la difficoltà di portare avanti la sfida intrapresa a novembre: Monti ha un atteggiamento realisticoha notato il leader dei democratici – il governo vede le difficoltà e non deve tacerle. Governare è pesante, c’era chi lo faceva alla leggera e riusciva anche e divertirsi, ma governare – ha ribadito il segretario – è tutto fuorché divertirsi”. 

La speranza francese – Nella non facile situazione generale, Bersani ha comunque individuato “spiragli” nei quali poter sperare: “La vittoria di Hollandeha detto in riferimento alle imminenti elezioni presidenziali in Francia – è secondo me desiderabile anche per i conservatori. Tocca ai progressisti dimostrare adesso di saper scrivere la parola crescita in agenda”. “Ho fiducia nel fatto che dalla Francia venga un segnale chiaro di correzione delle attuali politiche di rigore – ha continuato il democratico – e credo che l’Italia dovrebbe infilarsi in questi spazi”.

Ritorno alla politica – Quanto al futuro: “Dobbiamo metterci in sicurezza per poi tornare a una maggioranza più politica”, ha spiegato il leader del Pd, che ha aggiunto: “Alla fine della mia marcia, propongo un patto stringente con le forze di centrosinistra“, senza però rinunciare a “dialogare” con le “forze moderate del paese.

Maria Saporito