Anche un tecnico come il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sembra aver perfettamente familiarizzato con gli ingranaggi della gestione politica. Interpellata oggi dai cronisti sul paventato rallentamento dell’iter parlamentare della riforma del mercato del lavoro: “Bè, ci sono le elezioni“, ha risposto il ministro. Un’osservazione tanto telegrafica quanto pungente, con cui la responsabile del Welfare ha di fatto preso di mira gli “stop&go” dei partiti alle prese con un testo particolarmente impopolare.
Le elezioni rallentano la riforma – Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, è giunta oggi alla Camera per partecipare al question time dedicato alla riforma più chiacchierata del governo. Dopo il suo intervento in Aula, ai cronisti che le hanno fatto notare il probabile rinvio dei lavori in commissione Lavoro al Senato: “Il ddl di riforma del mercato di lavoro si è arenato? – ha detto – Bè, ci sono le elezioni“.” La commissione Bilancio ha dato parere favorevole al testo – ha però aggiunto la Fornero – aspettavamo quello. Adesso vedremo”.
Testo non completamente conforme – Un ottimismo giustificabile solo a metà, se si considera che la suddetta commissione di Palazzo Madama ha comunque segnalato alcune “imprecisioni” suscettibili di miglioramento. “La commissione raccomanda un attento monitoraggio nell’applicazione della riforma al fine di poter predisporre gli eventuali correttivi alla medesima”, si legge ad esempio nel parere ufficializzato ieri. E ancora: “La struttura della relazione tecnica non risulta pienamente conforme a quanto previsto dall’articolo 17 della legge di contabilità”, hanno spiegato i tecnici del Senato lamentando la difficoltà di verificare “la correlazione tra la singola voce di spesa e la corrispondente copertura“.
Maria Saporito