La confessione – Il presunto omicida della donna di 36 anni, trovata morta nell’appartamento del nonno che assisteva, a Santeramo in Colle, in provincia di Bari, avvolta in un lenzuolo e nascosta sotto il letto, ha confessato. I sospetti degli inquirenti si erano subito orientati allo zio con il quale Carmela Russi aveva avuto dissapori dovuti a questioni economiche.
Le aveva intestato la casa – La donna negli ultimi 15 anni aveva assistito i nonni, entrambi disabili, e il nonno, rimasto solo dopo la morte della moglie ed estremamente riconoscente a quella nipote che si era presa cura di entrambi, aveva deciso di intestarle la casa. La scelta dell’anziano deve aver fatto scattare nello zio, 46enne e disoccupato, il raptus di follia che lo ha portato a uccidere la 36enne.
Occultamento del cadavere – Secondo la confessione dell’uomo, il litigio sarebbe scoppiato in bagno, dove la donna è stata colpita dai sei proiettili, non tre come si era pensato appena rinvenuto il corpo, che l’hanno uccisa, dopodiché Bruno Baldassarre ha avvolto il corpo nel lenzuolo trascinandola fino alla camera del nonno dove l’ha nascosta sotto il letto. Lo zio, figlio del nonno della ragazza, l’avrebbe uccisa per paura di perdere l’appartamento all’interno del quale aveva vissuto tutta la sua vita.
Marta Lock