In un convegno organizzato a Torino sul tema dell’apprendistato, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, è tornata a fornire la sua personale istantanea della situazione sociale. “Bisogna cambiare mentalità – ha avvertito – altrimenti la riforma resterà sulla carta“. Quanto ai giovani italiani, la responsabile del Welfare ha abbozzato un ritratto tutt’altro che gratificante: “Non conoscono le lingue né i rudimenti di matematica“, ha affondato impietosa.
Un cambio di mentalità – “Bisogna cambiare le regole, ma è necessario soprattutto cambiare mentalità e comportamento, altrimenti questo disegno di legge, che mi auguro che il Parlamento approvi al più presto, resterà sulla carta”. A parlare così è stato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che intervenuta a un convegno organizzato nella sua città d’origine, ha rinnovato la preoccupazione per la faticosa approvazione della riforma del mercato del lavoro in sede parlamentare.
Non è più tempo di mobilità – “L’apprendistato deve essere la premessa per relazioni di lavoro più produttive e più stabili – ha ricordato il ministro – Il pubblico, Stato e Regioni, ci devono mettere del loro facendo una riduzione degli oneri contributivi. Questo è il vero cambiamento di mentalità che bisogna avere”. E sul tema delle tutele sociali: “Non possiamo più permetterci di avere lunghi anni di cassa integrazione – ha spiegato La Fornero – prima ordinaria poi straordinaria e infine la mobilità lunga, con persone che stanno fuori dal mercato del lavoro dai cinque ai sette anni, abbandonate a se stesse con una forma di ammortizzatori sociali. La vera scommessa – ha precisato – è quella di riqualificare chi non è più giovanissimo facendolo tornare a essere appetibile per il mercato del lavoro”.
Giovani e ignoranti – Impietoso, infine, l‘identikit tracciato del giovane italiano medio: “I nostri giovani sanno troppo poco – ha affondato la responsabile del Welfare – Non conoscono le lingue, italiano compreso, e neanche i rudimenti della matematica. Non sanno fare di conto”.
Maria Saporito