Basket, Eurolega– Miglior finale l’ipotetico sceneggiatore di questa Eurolega davvero non avrebbe potuto scriverlo. Il Cska domina tre quarti e sembra destinato a vincere in scioltezza la gara, ma non ha ancora fatto i conti con l’immenso cuore di un Olympiacos che probabilmente ha meno stelle, ma molta più fame e voglia degli altri anni e compie un’impresa clamorosa. Decide Printezis sulla sirena, a coronamento di una rimonta iniziata sul finire del terzo quarto da -19, ma quando nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul titolo dei greci. Sbaglia troppo Teodosic, che nell’ultimo quarto confeziona solo palle perse, mentre i greci sopperiscono allo strapotere fisico degli avversari, grazie ad una prova che diventa collettiva nel finale, dopo che erano stati in due, invece, a tenere a galla l’Olympiacos per trenta minuti.
Tanti errori, dominio Cska– Nel primo quarto gli errori(e le palle perse) vanno vicine a superare i canestri segnati, tutti, però, di pregevole fattura. La tripla di Spanoulis segna il 5-2 a metà quarto, ma le penetrazioni dei russi portano tiri liberi che propiziano, con l’ 1/2 di Shved, il 10-7 con cui si chiude il primo quarto. Il Cska prova ad allungare con l’atletismo dei suoi lunghi ed una perla di Siskauskas per Kaun “doppia” gli avversari(14-7) e solo due liberi di Papanikolau ed una gran canestro di Spanoulis interrompono il digiuno(16-11 14‘). Ma sono tre triple clamorose in striscia di Teodosic a scavare il primo solco importante della gara, costringendo Kazlauskas al timeout(25-13 16‘). L’armata russa gioca meglio di squadra, Teodosic “illumina” con un assist no-look per un positivo Lavrinovic mentre dall’altra parte i greci vengono tenuti a galla dai due giocatori sopra citati. Il massimo vantaggio arriva sul 34-20 con cui si va all’intervallo, perchè la tripla di Shved sulla sirena viene considerata fuori tempo massimo dalla terna arbitrale, composta tra gli altri dall’italiano Lamonica e dall’italo-turco Sahin.
Rimonta clamorosa– Con le triple di Teodosic(la quarta) e Kirilenko unite al gioco interno di Krstic, i russi trovano anche le sedici lunghezze di vantaggio(massimo finora), mentre l’Olympiacos prova ad attenuare il colpo sempre con Spanoulis e Papanikolau dall’arco, dai quali arrivano 24 dei primi 34 punti totali segnati(47-34 27‘). Il Cska segna tre canestri, gli avversari tre palle perse e il nuovo break di 6-0 dà il +19. Il controparziale lo completa Mantzaris, che sulla sirena del terzo quarto riporta i suoi a -13, col Cska avanti 53-40. Ma quello che sembra un timido riavvicinamento, in realtà si trasforma in un parziale di 14-0 per i biancorossi del Pireo. La tripla di Sloukas apre l’ultimo quarto, quella di Keselj riporta i suoi a -5(53-48) prima che il lungo digiuno venga interrotto dalla classe sopraffina di Siskauskas. Printezis con quattro punti riporta i greci al -3, ma Kirilenko domina sui due lati del campo e sembra chiusa. Non molla Papanikolau che con la tripla segna il -4(55-59) e riapre la partita. Printezis rischia di essere croce e delizia del finale, segnando il -2(60-58) ma facendosi stoppare sul possesso decisivo, quello che avrebbe potuto dare anche l’eventuale sorpasso ai suoi. Teodosic subisce fallo e fa solo 1/2 dalla lunetta, mentre Papanikolau non sbaglia e riporta la squadra di Ivkovic a -1 quando mancano dieci secondi al termine. Sull’ultima rimessa il fallo è su Siskauskas, che nonostante la decennale esperienza, si fa tradire dalla tensione sbagliando entrambi i liberi. Il rimbalzo è greco, Spanoulis sembra essere troppo lento nell’imbastire l’azione decisiva, ma dopo una penetrazione centrale trova l’assist per Printezis, che alzando la parabola segna il canestro più importante della sua carriera, consegnando all’Olympiacos il trofeo continentale e completando una rimonta storica e davvero clamorosa.